sabato 31 agosto 2013

Disegno di legge “ricongiungimento al coniuge lavoratore”

Art. 1. (Oggetto)
Le disposizioni della presente legge si applicano al personale delle Forze armate, al personale delle Forze di polizia a ordinamento militare e civile, al personale del Corpo della Guardia di finanza e a quello del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Art. 2. Ricongiungimento al coniuge lavoratore.
Al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia a ordinamento militare e civile, del Corpo della Guardia di finanza e a quello del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che ha contratto matrimonio civile, è riconosciuto il diritto, previa presentazione di domanda, di svolgere servizio nella sede più vicina al luogo di residenza della famiglia.
Di prestare servizio nella sede più vicina alla propria residenza e comunque la sede di servizio non potrà essere nella Regione dalla residenza del dipendente che ne ha fatta richiesta.
Il personale di cui al comma un’art. 2, con figli diversamente abili, riconosciuti tali ex legge 104/92 art. 21 ha precedenza di trasferimento nella sede più vicina alla residenza del nucleo famigliare.
Art. 3 (Criteri per richiedere il ricongiungimento.)
Può richiedere il ricongiungimento tutto il personale di cui all’art. 1, avendo i seguenti requisiti:
Di aver contratto regolare matrimonio civile;
Di espletare da almeno due anni servizio fuori dalla regione in cui chiede il ricongiungimento e comunque che siano trascorsi almeno due anni dall’ultima assegnazione a domanda;
Che il coniuge abbia un contratto di lavoro indeterminato da almeno due anni, rientrano nei criteri anche i titolari soci o amministratori di aziende, liberi professionisti;
Art. 4. Vacanze organiche.
Nelle sedi, in cui verranno a crearsi le vacanze organiche, a causa dei trasferimenti per il ricongiungimento familiare, sarà assegnato personale che ne ha fatta richiesta, attingendo dalla graduatoria nazionale per i trasferimenti;
in mancanza di copertura da quanto previsto dal comma uno dell’art. 4, sarà destinato personale neo assunto dal primo corso utile.
Art. 5. Oneri finanziari
Al personale delle Forze armate, al personale delle Forze di polizia a ordinamento militare e civile, al personale del Corpo della Guardia di finanza e a quello del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che beneficia della presente legge, non compete il congedo straordinario per trasferimento.
Ai sensi della presente legge, il ricongiungimento non comporta la corresponsione di alcuna indennità di trasferimento. Pertanto, dalla sua applicazione non derivano nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello stato.





AIUTACI IN QUESTA "BATTAGLIA"...FIRMA LA PETIZIONE

https://www.change.org/petitions/ricongiungimento-familiare-delle-forze-armate


Dobbiamo raggiungere 10.000 firme!!!! 
Per aderire alla petizione basta scrivere nome, cognome, CAP e indirizzo email.


Lettera aperta
Tra qualche mese diventerò la moglie di un militare dell'esercito italiano, che da 10 anni presta servizio in una regione differente dal luogo in cui risiede. Non abbiamo alcuna possibilità di ricongiungerci perché allo stato attuale non esiste alcuna legge o circolare interna che preveda il suo trasferimento avendo un coniuge impiegato nel settore privato a tempo indeterminato.
Dopo anni di precariato ho un contratto stabile, che consente di poter contare su uno stipendio fisso di vitale importanza per il sostentamento dell’intera famiglia, ottenuto dopo molti sacrifici e che è stato fondamentale per l’acquisto di una casa tanto desiderata (con tanto di mutuo concesso grazie a due buste paga e che altrimenti sarebbe stato impensabile ottenere!!).
Se si considera che un militare di truppa dell’EI ha un salario di 1.300 euro mensili, non è materialmente possibile per me pensare di lasciare tutto e perdere la mia indipendenza economica per raggiungere il mio compagno per poi vivere di stenti. Dopo anni e anni continua a fare il pendolare e a macinare chilometri e chilometri per raggiungere la città in cui risiediamo, per poter trascorrere insieme del tempo prezioso. Tutto questo senza considerare le missioni di pace, i servizi, le esercitazioni, i campi, e tutti i suoi doveri che lo portano lontano da casa per settimane e in alcuni casi per mesi.
La Costituzione Italiana prevede il diritto alla famiglia, ma attualmente viene riconosciuto solo ai militari che sono sposati con un coniuge impiegato nella pubblica amministrazione. Dobbiamo essere considerati tutti di serie "A", invece nel 2013 mi ritrovo ad avere un posto fisso nel privato e ad essere discriminata, tenendo conto che questo tipo di trasferimento verrebbe richiesto solo dal personale delle forze armate che vive questo disagio e non comporterebbe quindi alcun onere finanziario nelle casse dello Stato.
Come evidenziano le testimonianze raccolte tra le famiglie militari che vivono sulla loro pelle la stessa mia difficile situazione, “ancora più incredibile è dover fare i genitori part-time vedendo crescere i propri figli in fotografia. Ogni volta tornare a casa è una tragedia, bisogna ricominciare da capo, far capire al proprio bambino che anche tu fai parte della famiglia perché a causa della distanza ti riconosce a stento, e appena se ne rende conto, vede il papà sulla soglia di casa con la valigia in mano, pronto a partire per l’ennesima volta, lasciando la propria moglie sola, che dovrà fare anche da padre e dividersi tra il suo lavoro, la casa e il figlio/a, aspettando e sperando che il proprio compagno, magari dopo un mese, possa venire a trovare la sua famiglia. Non ci sono parole per descrivere la sofferenza che si prova’’.
Da cittadina italiana chiedo tutela per il mio posto di lavoro, perché considerata la crisi economica mi ritroverei ad essere disoccupata o nuovamente precaria, rischiando di dover vendere la nostra casa solo perché le istituzioni e i poteri forti continuano ad essere indifferenti al ricongiungimento familiare e quindi al benessere del personale militare. Si tratta di un disagio comune che riguarda molte famiglie delle forze armate di tutta l’Italia, da nord a sud, senza alcuna distinzione.
Non intendo diventare l'ennesima vittima del sistema, tutti dobbiamo avere gli stessi diritti, il lavoro non può essere considerato di serie "B" solo perché si tratta di privati.
In Parlamento è presente un disegno di legge ma nessuno ne parla e nessuno lo approva. Per questo ho deciso di lanciare questa petizione per chiedere al Presidente della Camera Laura Boldrini e al Ministro della Difesa Mario Mauro di operarsi affinché questo disegno di legge possa essere discusso in aula e approvato.
Vogliamo tutela e impegno dello Stato nei confronti di chi è da sempre vostro servitore.

6 commenti:

  1. Io sono dalla vostra parte pur non vivendo tale condizione..ma mettendomi nei panni di un padre a cui di fatto è negato un diritto ossia quello di ricongiungersi alla famiglia in base a quanto sancito da una legge dico che è assurdo! NEGATO anche sulla presenza dei requisiti stabiliti dalla legge

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  2. salve, mi sento perplesso sul mio futuro, ho l'ansia...io lavoro in marina militare e la mia ragazza (futura moglie) ha un lavoro a tempo indeterminato presso privato. perchè non viene formulata una legge SERIA (cioè che la rispettano tutti...a gia dimentico siamo in italia) ma perché lo stato fa tanta ostruzione? e non permette ai suoi dipendenti di lavorare serenamente? spero con tutto il cuore che venga fatto qualcosa, senno qua nessuno si sposa...poi vengono gli immigrati che tra qualche anno saranno piu degli italiani... a questo punto ci meritiamo gli stranieri al parlamento a governare al posto degli italiani d'origine... spero che almeno loro riusciranno a comandare....comunque spero che le cose cambino... (anche se è uno sfogo di un sognatore io ci credo)

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  3. Non firmerò mai una cosa del genere. Il 90% di voi sono entrati nelle forze armate attraverso raccomandazioni (provatemi il contrario, se ci riuscite); avete tantissime agevolazioni; lavorando ore in più accumulate licenze che vi permettono di stare a casa una settimana al mese! Pensate che i contadini possano permetterselo? Se dovesse piovere loro non vanno a lavorare e quel giorno guadagnano 0€.
    Anche mia mamma che fa la precaria sta lontana dalla famiglia da Settembre a Giugno, ma non capisco perchè questa legge debba riguardare solo voi delle forze armate. Con la crisi tutti vanno a cercare lavoro a nord, c'è chi ha la fortuna di partire single e chi invece parte che è fidanzato, o sposato, ma non fa parte delle forze armate, che si fa? Non siete i migliori, manca solo che vi facciate leggi ad personam.

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  4. Non è poi tanto di serie A il dipendente pubblico... ora vi spiego. Sn fidanzata cn un ufficiale trasferito a bolzano e vorremmo sposarci. Peccato che il matrimonio avvenendo dopo il suo trasferimento d'autoritá nn mi permette di usufruire del ricongiungimento nonostante sia di ruolo da 4 anni. Praticamente se volessi raggiungerlo dovrei cercare lavoro lá. Impossibile considerando la mentalitá chiusa e l'obbligo del tedesco.

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  5. Non è poi tanto di serie A il dipendente pubblico... ora vi spiego. Sn fidanzata cn un ufficiale trasferito a bolzano e vorremmo sposarci. Peccato che il matrimonio avvenendo dopo il suo trasferimento d'autoritá nn mi permette di usufruire del ricongiungimento nonostante sia di ruolo da 4 anni. Praticamente se volessi raggiungerlo dovrei cercare lavoro lá. Impossibile considerando la mentalitá chiusa e l'obbligo del tedesco.

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  6. Sono un militare dell esercito italiano e tutto vero non fa'una piega sono 14 anni che sono a bologna e la mia famiglia e giù a San severo (fg)mia moglie lavora giù da 12 anni e due bimbi di 7 e 4 anni praticamente mia moglie fa' da padre e da madre e non va' bene così .una parte mi ritengo fortunato che con i tempi di oggi lavoriamo in due e sono fiero e lo ripeto fiero di essere un militare con questo dico però non siamo tutelati per niente vado giù ogni 2 settimane per fare un fine settimana A sempre un tocca a fuggi i bimbi piangono e a me mi si stringe il cuore .poi tra mutuo viaggi stress di viaggi non vi dico farò di tutto per divulgare il più possibile A se qualcuno dei vertici mi vuole parlare sono a completa disposizione ormai più di quello che passiamo non mi fa paura più nulla grazie di cuore a tutti voi .viva l'Italia viva le forze armate sempre e comunque

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